La mia terza trasferta in Romania e' cominciata il 17 Aprile, con una specie di gita di Pasquetta che ha portato la mia famiglia nelle Langhe dove, alle 15:30, mi sono separato per cominciare un viaggettino da 29 ore in pulmino, passando per Austria ed Ungheria. Tralasciando un cambio ruota ad Asti, nessun problema ha ostacolato il cammino: persino le dogane sono state calme, eccezion fatta per un compagno di viaggio (di nazionalita' albanese) che e' stato respinto alla frontiera austro-ungarica per assenza di visto consolare.
In Romania abbiamo poi iniziato un'opera di sistemazione di una casa per ragazzi di strada e ragazze madri, che era stata parzialmente messa in funzione negli anni passati ma restava appunto da sistemare il grosso della costruzione. Quando i muri sono stati intonacati e imbiancati e i termosifoni dipinti... quando i pavimenti sono stati scrostati e puliti e le finestre risistemate... quando la staccionata e' stata ridipinta e il cortile cementificato... beh, e' stato davvero come vedere una casa diversa:
Vista esterna:
Dormitorio:
Cortile in cemento:
Parallelamente, ho anche avuto la possibilita' di passare la Pasqua Ortodossa a casa di una volontaria di Baia Mare, ed e' stata un'occasione unica ma soprattutto bellissima. Per comprendere una cultura cosi' distante dalla nostra, infatti, non c'e' nulla di meglio che essere in prima fila nelle occasioni piu' rappresentative, e senz'altro la Pasqua e' tra di esse! I negozi restano chiusi per tre giorni, tutta la vita familiare viene vissuta in una tradizione solida e sorridente che accomuna davvero le famiglie. Davvero, vorrei vedere tanto attaccamento alle tradizioni anche qui... invece la Pasqua per noi in Italia sta diventando sempre piu' "normale"... Ecco, potra' pure apparire come una cosa monotona, ma in ogni occasione si proclamava "Cristo e' risorto!" (risposta d'ordinanza: "E' davvero risorto!"), insomma c'e' consapevolezza che il pranzo pasquale non e' quello di una festa di compleanno.
A causa lavori alla casa, l'unica tradizione che non ho vissuto, invece, e' quella di Pasquetta: i ragazzi visitano le ragazze a casa loro, e spruzzano loro del profumo mentre ne ricevono un ovetto pasquale o altro regalino preparato dalle ragazze stesse... che, ovviamente, non possono assolutamente uscir di casa! Pero' gia' mi immagino le fanciulle a sera, con un miscuglio di odori addosso... sicuramente serve una doccia! :D
Due noticine sulle foto. Primo, la Via Crucis e' organizzata dai Pentacostali, quindi non e' propriamente Ortodossa. Anzi, diro' di piu': c'e' una forte impronta proveniente dal film di Mel Gibson, quindi alla fine non e' per nulla "tradizionale" nel vero senso della parola. Secondo, la chiesa in legno che vedete non ha un singolo chiodo: si tratta di soli incastri, tagli e decorazioni... ;)
Via Crucis:
Celebrazione della Pasqua Ortodossa:
Uova di Pasqua:
Il viaggio di ritorno, invece, e' stata tutta un'altra storia... altro che calma!!
Partiti alle 9 di sera dalla Romania, gia' alla frontiera ungherese avevan deciso di metterci alla prova perquisendo tutto il bagaglio e tutta la macchina. Oggetto del contendere erano le sigarette, esportate secondo i massimali della legge ungherese e quindi il doganiere cercava anche un singolo grammo di tabacco non dichiarato che potesse permettergli di farci rapporto. Passata la dogana, dopo 4km la polizia ungherese ci ferma per la seconda volta, stavolta per controlli dettagliati su ciascun passeggero. In uscita dall'Ungheria, poi, terzo controllo sul bagaglio!!
Ma non pensate che l'Austria sia meglio, il 25 Aprile era una sorta di "Giornata della Sicurezza Stradale" e fioccavano i posti di blocco e indovinate chi hanno fermato? Ovviamente noi. Ora, il posto di blocco era imponente di suo, in quanto c'era un camion attrezzato per le revisioni di freni e sterzo... revisione che il nostro furgone NON ha passato, quindi sono scattati sequestro del veicolo e 250? di multa. Per salvare il viaggio, abbiamo dovuto sottostare alle richieste della polizia austriaca e chiamare un carro attrezzi il quale, ovviamente a pagamento, ha traferito il furgone in officina e li' si sono eseguite le operazioni del caso. Cinque ore dopo, il mezzo aveva freni eccellenti e siamo potuti ripartire... non prima di aver pagato il meccanico 870? per le riparazioni!!!
Invece di essere a Cuneo come nei nostri piani, alle 9 di sera eravamo ad un autogrill vicino Udine, con il radiatore che, tra l'altro, faceva i capricci e surriscaldava a 130°... Dopo aver attraversato l'Italia di notte, alle 4:30 di mattina mi faccio scaricare alla stazione ferroviaria di Asti e in solitaria mi accodo ai pendolari per rientrare a casa in mattinata.